LA NOSTRA STORIA

«Ricorda sempre che sei unico, esattamente come tutti gli altri»
(Anonimo)

Un gruppo di genitori di giovani con handicap intellettivo, sollecitati e guidati dalla neuropsichiatra infantile che seguiva, con competenza e lungimiranza, i loro figli e le stesse famiglie, decise di fondare un’associazione di volontariato: L’ANCORA.

Era il 15 giugno del 1998, lunedì.
Il 29 settembre dello stesso anno, la Regione Piemonte autorizzava formalmente L’ANCORA all’iscrizione nel Registro Regionale del Volontariato.

Perché costituire una nuova associazione fra le tante che, già a quel tempo, si occupavano di problemi relativi alla disabilità intellettiva?

La risposta partiva dall’esperienza dei genitori “fondatori”, molti dei quali ancora oggi sono presenti all’interno dell’Associazione e forniscono un importante contributo di capacità ed esperienza.
I loro figli, infatti, facevano parte di una “tipologia” che allora non era presa in considerazione nel dovuto modo dai Servizi Pubblici, né, peraltro, da quelli Privati: i ragazzi erano tutti classificati come “insufficienti mentali”, lievi, moderati o gravi. Tuttavia il cosiddetto “disturbo comportamentale” o “relazionale” (che con la messa a punto di interventi adeguati avrebbe potuto notevolmente migliorare, se non addirittura essere superato) non era menzionato in alcun documento medico ufficiale.

L’ANCORA è così nata dall’esperienza di queste famiglie, dalla brillante intuizione di una ingegnosa professionista e dall’esigenza comune di individuare una strada nuova, affrontando la disabilità intellettiva ed i connessi problemi relazionali e/o comportamentali con un metodo diverso da quello tradizionale. Si tratta, in sintesi, di un programma soggettivamente mirato fatto di interventi concreti e pragmatici, che parte dallo stimolo dell’autonomia negli atti della vita quotidiana per tentare di raggiungere l’obiettivo dell’inserimento graduale del disabile nel contesto sociale, in mancanza del quale nessuna società può definirsi “civile”.

«L’handicap psichico è un mare molto tormentato…»
(Anonimo)

In questo grande mare le famiglie, con i propri figli “problematici”, sono sole, come naufraghi che vagano senza meta fra onde alte e scure: nessuno è preparato per questo viaggio. Tra tante incertezze L’Ancora vuol rappresentare un approdo, un primo punto fermo che permetta di riflettere insieme ad altre famiglie, a professionisti ed operatori qualificati per individuare interventi e cure. Da qui si potrà poi ripartire verso un orizzonte osservando il quale, in lontananza, si possa intravedere un altro porto più sicuro…